Creare emozioni attraverso la musica: Marco Attura parla del Progetto Butterfly

Siamo entusiasti di presentare la prima intervista della nostra serie di interviste di residenza con Marco Attura, un compositore e pianista italiano che rappresenta il Teatro Comunale di Modena. Marco è una delle forze creative dietro l'Opera del Progetto Butterfly, lavorando insieme ad altri artisti di talento per dare vita alla nostra produzione operistica sostenibile. Durante la residenza di Butterfly a Danzica, abbiamo avuto l'opportunità di sedersi con Marco e discutere le sue prime impressioni su storie scritte dagli studenti, il suo processo creativo e le sue aspirazioni per il progetto. Unisciti a noi mentre ci immergiamo nell'incrocio tra musica, narrazione e sostenibilità.

 

Quali sono state le tue prime impressioni sulle storie scritte dagli studenti? Come hanno ispirato il tuo processo di composizione? 
Ho notato un grande interesse e entusiasmo da parte dei ragazzi, e questo è fondamentale per il successo del progetto. Scrivere... è un gesto che sembra antico per le nuove generazioni, ma che invece ci permette di conoscere e preservare la memoria del nostro passato. Ascolteremo tre storie diverse per stile, forma, contenuto, ma tutte nate da un grande spirito di cooperazione e guidate da una grande forza creativa. Queste storie dipingono tre atmosfere diverse, catturano e coinvolgono immediatamente lo spettatore. Leggere il testo mi ha permesso di immergermi nel loro mondo e potevo già sentire le prime note musicali nella mia mente. Ogni personaggio avrà il proprio tema che si fonderà in un unico flusso musicale continuo.

 

Com'è stato incontrare il resto del team creativo a Danzica?
Ho scoperto una città e delle persone meravigliose! Durante i giorni di residenza a Danzica ci sono state riflessioni, discussioni, scambi di idee, ma anche tante risate che ci hanno permesso di diventare una famiglia. Saper lavorare in team è una grande ricchezza per ciascuno di noi, perché mettiamo a disposizione le nostre competenze e creatività, mentre impariamo sempre qualcosa di nuovo.

 

Su quali aspetti dell'opera hai avuto l'opportunità di lavorare durante la residenza?
Insieme al mio librettista abbiamo definito le scene, le voci dei personaggi e il carattere generale della musica, che deve adattarsi perfettamente al tempo e al luogo. Il compositore deve essere in grado di costruire emozioni e sapere come combinarle perfettamente affinché lo spettatore sia sempre immerso nella storia. Abbiamo iniziato a immaginare come la musica e le parole potessero essere "un abito" su misura per ogni cantante.

 

Quali sono i prossimi passi nella produzione dell'opera?
Nel prossimo passo a Modena, previsto per luglio, presenterò alcuni estratti musicali. Avrò una discussione costante con il librettista e il regista per verificare l'efficacia di ogni scena. Questo sarà seguito a ottobre da un incontro con i ragazzi che hanno scritto la storia, così avrò l'opportunità di ringraziarli personalmente e mostrerò loro parte del processo creativo: come si fa la musica per un testo e come si arriva all'opera finale. Successivamente avremo un nuovo incontro con tutti i compositori per presentare e discutere i nostri lavori.

 

Cosa speri che il pubblico porti con sé da quest'opera, sia dal punto di vista artistico che in termini di sostenibilità?
Proprio come ci prendiamo cura del nostro corpo, dobbiamo prenderci cura del pianeta che ci ospita. Facciamo parte di un percorso di vita e insieme possiamo avere la forza necessaria per trasformare le cattive abitudini in abitudini salutari.

Il lavoro deve sempre arricchire la nostra anima. Essendo artisti, abbiamo l'obbligo morale di lasciare qualcosa al pubblico: quando lo spettatore esce dal teatro avrà imparato qualcosa di diverso e di importante, porterà a casa una lezione e continuerà a riflettere sullo spreco quotidiano inutile, sulla superficialità di alcune delle nostre azioni perché preferiamo una convenienza stupida e apparente a un impegno responsabile.

Spero che il pubblico possa portare con sé la bellezza di queste tre opere e cominciare a guardare il pianeta con occhi nuovi.

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